In Umbria, su un’isola nel lago Trasimeno, un piccolo monastero ospitava delle suore. Un venerdì, durante una visita di vescovi e cardinali inviati dal Papa, venne organizzato un banchetto speciale. Tuttavia, a causa di una gelata, non c’era pesce a disposizione, e poiché era venerdì, si doveva osservare l’obbligo di mangiare di magro. La suora responsabile del refettorio, senza scoraggiarsi, prese gli ingredienti che aveva in dispensa: farina, uova e mandorle. Con creatività e fede, preparò un dolce originale, modellandolo in una spirale e dandogli l’aspetto di un’anguilla, pesce simbolico del lago. Decorò poi la parte superiore con pinoli o mandorle, per imitare le squame dell’anguilla, dando così vita al torciglione, un dolce simbolico e ingegnoso.
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